Hai presentato la tua candidatura. Un curriculum efficace e la tua lettera motivazionale ben scritta hanno catturato l’attenzione del selezionatore e lo hanno spinto a convocarti per un colloquio conoscitivo di approfondimento. Vediamo allora qualche strategia utile per aumentare le chance di successo nei colloqui di lavoro.
Innanzitutto, congratulazioni!
Il momento tanto atteso è arrivato e ora hai il tuo bell’appuntamento segnato in agenda. Non resta che prepararsi al meglio per l’incontro che potrebbe cambiare il corso della tua vita. Ma niente panico!
Ecco una breve guida che ti aiuterà ad affrontare questa circostanza con grinta, determinazione e professionalità, al massimo delle tue potenzialità. Non garantirà un esito positivo, ma ti offrirà tutti gli strumenti per massimizzare le possibilità di successo nei colloqui di lavoro.
Cominciamo…
Operazioni preliminari:
- Raccogli informazioni sull’azienda. Naviga nel loro sito internet alla ricerca della mission, della descrizione di prodotti e/o servizi offerti, della struttura organizzativa e societaria. Visita le loro pagine Social e, su LinkedIn, fai una ricerca per individuare i profili professionali dei dipendenti. Studia il linguaggio con cui l’azienda si presenta e comunica all’esterno: riuscirai a farti un’idea dell’ambiente più o meno formale con cui ti troverai a interagire il giorno del colloquio.
- Analizza la job description. L’annuncio a cui hai risposto contiene informazioni fondamentali relative al ruolo per cui hai presentato la tua candidatura: cerca di isolare le competenze che hai maturato in linea con la posizione così da poterle esaltare durante il colloquio.
- Ripassa il tuo CV. Ripercorri la tua storia professionale e la cronologia delle esperienze per evitare incertezze e contraddizioni. Se hai “buchi” temporali assicurati di avere una spiegazione convincente e preparati per motivare sempre le scelte di cambiamento/fine rapporto.
Nei giorni precedenti il colloquio:
- Prepara una breve autopresentazione. Il colloquio spesso si apre con il classico rompighiaccio “mi parli di lei“. In poche parole devi riuscire a condensare ciò che ti caratterizza maggiormente e non è una risposta facile da improvvisare!
- Prepara un aneddoto su una esperienza di fallimento. Rispondere di pancia a questa domanda è rischioso perché potreste finire su un terreno scivoloso. Riflettendoci prima avrai invece l’occasione di scegliere con cura l’aneddoto da raccontare integrandolo con l’esperienza di crescita che ha comportato: che lezione hai imparato? come ha cambiato il tuo approccio a problemi simili?
- Prepara la risposta alla richiesta di pregi e difetti che ti caratterizzano avendo cura di non apparire ipocrita (“ho un difetto enorme: lavoro troppo!“) e mostrando invece una buona dose di consapevolezza considerando limiti e debolezze come aree di miglioramento.
- Prepara una risposta sui tuoi progetti futuri avendo cura che sia coerente con il ruolo e la tipologia di azienda.
- Esercitati. Prova le risposte, aumenta il livello di confidenza con la situazione attraverso delle simulazioni. Esercitati nell’offrire una stretta di mano salda e sicura.
In prossimità del colloquio:
- Scegli accuratamente l’outfit e, per le donne, il trucco. Sobrietà, semplicità e professionalità sono le parole chiave. Anche se il colloquio dovesse avvenire in remoto (via Skype o attraverso altri strumenti di video-chiamata), presentati con un aspetto curato e in ordine ma senza eccessi. Anche in questo caso, studiare preventivamente lo “stile” dell’azienda di aiuterà a fare la scelta giusta.
- Studia l’itinerario per assicurarti di arrivare in tempo ma non con troppo anticipo. Se ti capiterà di arrivare sul posto troppo presto, approfittane per studiare la zona o rilassarti con un caffè (o una camomilla, se è il caso!). Evita di fumare subito prima di entrare per non portarti addosso un odore poco gradevole.
- Se necessario, impara qualche esercizio di rilassamento per gestire l’ansia e lo stress del momento.
Durante il colloquio:
- Stringi la mano del selezionatore solo se è lui/lei a porgertela. Non sai quante ne dovrà stringere nel corso della giornata e se ha piacere a farlo.
- Ascolta attivamente la persona che conduce l’intervista e cerca di cogliere da lui/lei elementi di cultura organizzativa per calibrare meglio le risposte e per creare un clima di dialogo.
- Rispondi alle sue domande andando al sodo. L’intervista non durerà tutto il giorno! Cerca di fornire risposte complete ma essenziali. Potrebbero porti domande comportamentali (“mi parli di una volta in cui…“) o situazionali (“come si comporterebbe se si trovasse nella situazione X?“). In ogni caso, nel rispondere prediligi la concretezza e cerca focalizzarti sulle competenze, evidenziando quelle che ti rendono idoneo/a al ruolo, anche se sviluppate in contesti diversi, e che possono costituire valore aggiunto per l’azienda.
- Soffermati sulle tue motivazioni ma non trascurare le motivazioni dell’azienda: una selezione che va a buon fine si basa sull’incontro fra le esigenze del candidato e quelle dell’organizzazione.
- Evita polemiche di qualunque genere sui tuoi precedenti datori di lavoro.
- Nell’incertezza di aver compreso bene una domanda oppure no, prova a riformularla per avere conferma (“se ho capito bene, lei mi sta chiedendo se…“)
- Non ti arrampicare sugli specchi, piuttosto ammetti una eventuale ignoranza. Nessuno può sapere tutto di qualunque cosa, ma l’umiltà e la disponibilità a mettersi in discussione e imparare sono doti molto apprezzate.
- Ricorda che dall’altra parte c’è solo una persona che ha un’esigenza ed è lì per trovare chi può colmarla. Non è un esame, è un incontro per capire – bidirezionalmente – se siete fatti l’uno per l’altro/a. Un atteggiamento assertivo e professionale, di fiducia nelle tue capacità e competenze, consentirà alle tue qualità di emergere spontaneamente e di arrivare a chi opera la selezione senza filtri e incertezze.
Al termine del colloquio:
- Chiarisci le tue disponibilità ed eventuali vincoli. Inutile proseguire nel percorso se sussistono elementi di incompatibilità: rappresenterebbe una perdita di tempo per tutti.
- Fai domande a tua volta, mostra interesse per il loro modo di lavorare e i loro servizi/prodotti, mostrando di aver raccolto informazioni ma avendo curiosità di saperne di più. Ricorda che anche tu devi fare una scelta, quindi assicurati di avere alla fine del colloquio tutti gli elementi che ti serviranno per fare la tua valutazione, incluso ciò che riguarda ulteriori fasi e tempi di svolgimento della selezione e se è previsto un feedback anche in caso di esito negativo.
Dopo il colloquio:
- Attendi una risposta per il tempo concordato più qualche giorno extra, dopodiché – in caso di silenzio prolungato – manda una email di follow up per accertarti che la selezione sia effettivamente chiusa e non avere timore a richiedere un feedback.
- Non ti scoraggiare se non è andata come speravi. Come tutte le performance, anche l’abilità di sostenere efficacemente un colloquio migliora con l’esercizio e essere consapevoli dei propri errori non può che aiutare a incrementare il livello di prestazione.
- Se frustrazione e sfiducia hanno il sopravvento o semplicemente ritieni di aver bisogno di una consulenza per mettere a punto una strategia efficace, uno psicologo del lavoro che offra servizi di career counseling e coaching professionale è il professionista che fa al caso tuo. I percorsi di questo tipo sono solitamente brevi e incentrati sul raggiungimento dell’obiettivo concordato. Potrai acquisire strumenti e tecniche utili per
- raggiungere una piena consapevolezza rispetto alle tue competenze;
- attingere con più facilità alle tue risorse interne;
- gestire le tue emozioni, in particolare quelle che possono influenzare negativamente la tua capacità di esprimere al meglio il tuo potenziale durante il colloquio.
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